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Andamento attività trapiantologica cardiaca in età pediatrica all'Ospedale Monaldi, centro di riferimento per il Sud Italia.

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FOTO2 CONFERENZA STAMPASi è svolta, stamane alle ore 11:30, la conferenza stampa intitolata "Andamento attività trapiantologica cardiaca in età pediatrica all' Ospedale Monaldi, centro di riferimento per il Sud Italia" nella sede regionale della Federconsumatori Campania, che insieme al "Comitato Genitori Bambini Trapiantati e Adulti Trapiantati ", si è discusso sugli aspetti pratici, organizzativi, legali ed istituzionali dell'attività che riguarda la preoccupante interruzione prolungata del pubblico servizio che divide l'Italia in due, mortificando i diritti dei bambini e della comunità tutta.
La conferenza stampa è stata introdotta da Rosario Stornaiuolo, Presidente Federconsumatori Campania, che ha dichiarato: " Siamo riuniti quest'oggi per parlare di una tematica che riguarda le problematiche che si susseguono nell'attività trapiantologica e cardiaca pubblica. In Italia non ci sono legali specializzati in questo settore che possano aiutare in maniera adeguata le persone che ne hanno bisogno. Perciò, in qualità di Presidente della Federconsumatori Campania e Napoli, ho voluto radunare quest'oggi avvocati specializzati che collaborano con noi per trattare il problema, non solo dal punto di vista giuridico, ma anche morale. Le mamme ci hanno chiesto una cosa molto semplice e molto drammatica 'Aiutateci ad aiutare i nostri figli e dare la possibilità di stare vicino ai nostri bambini' perché i bambini di Napoli e della Campania sono uguali a tutti i bambini del resto del paese e aspettano di essere salvati. Da tempo, come Federconsumatori, stiamo lavorando con le mamme ed i papà dei bambini trapiantati. Stiamo facendo istanze al Comune e alla Regione per fare in modo di affrontare questo problema, sperando nel supporto di una rete di medici ed operatori sanitari al fine di combattere questa battaglia importantissima per la vita di tutti i cittadini".
E' intervenuta anche Dafne Palmieri, portavoce del "Comitato Genitori Bambini Trapiantati e Adulti Trapiantati": "Oggi abbiamo fatto il bilancio delle attività degli ultimi due anni che sono attività di messa informazione, di sensibilizzazione e messa a conoscenza dei livelli istituzionali che avrebbero dovuto conoscere la situazione di logica alla sussidiarietà di una regione assolutamente difficile, rispetto all'avvicendarsi di tre direttori generali all'interno dell'azienda dei Colli. Quindi, a difesa di tutela dei nostri figli, ci siamo sempre posti in maniera propositiva, dando anche fiducia alle istituzioni perché abbiamo scelto la via dell'interlocuzione istituzionale e, in maniera assolutamente corretta, abbiamo parlato con tutte le figure che istituzionali che avevano competenza sulla vicenda, compresi gli Europarlamentari, afferenti all'area di governo della Regione, senza ledere la professionalità dei nostri medici che sono stati capaci di operare in una situazione organizzativa difficile. Esiste un D.D.L. regionale del settembre 2017, che attribuisce tre milioni e mezzo di euro per l'azienda dei Colli e ne liquida solo un terzo della cifra per adeguamento strutturale e l'adeguamento organizzativo dell'attività trapiantologica, nonostante questo non abbiamo la ripresa di tale attività, né percorsi assistenziali pre e post-trapianto e di garanzia aggiuntiva e, continueremo nel rispetto delle regole democratiche ed istituzionali, a chiedere alla legge l'individuazione delle responsabilità in merito".
Interviene, inoltre l'Avv. Carlo Spirito, legale Federconsumatori: "Il centro trapianti non funziona da un anno dovuto da un conflitto tra i dirigenti responsabili dei reparti interessati. Sulla base di questa unica considerazione è stata data indicazione dal CNT di sospendere l'attività trapiantologica e in questo senso si è poi adeguata l'azienda. Noi riteniamo che questo atto di sospensione, non dovesse provenire dall'azienda, ma previa autorizzazione da parte della regione, perché la regione è l'ente che accredita l'attività trapiantologica e quindi riteniamo che, se un centro intende sospendere l'attività, deve essere fatta previa autorizzazione e comunicazione da parte della regione Campania".
Infine, interviene Alessandro Citarella, Comitato Sanità Campania: " Ci muoveremo come Comitato Sanità Campania, insieme a Federconsumatori e alla Associazione dei genitori dei bambini e degli adulti trapiantati perché pretendiamo che venga riattivata in tempi brevissimi l'attività di trapianto in Campania e per avere l'accesso agli atti che sono stati prodotti e redatti di tutte le attività legate al Monaldi, in particolare attività legate alla movimentazione del denaro pubblico fatta in relazione al mancato utilizzo della struttura e del personale sanitario che dovrebbe essere stato impiegato ed invece non ha mai lavorato".

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