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telecomunicazioni

ASSISTENZA PER GLI AUMENTI APPLICATI A SEGUITO DEL RITORNO DELLA FATTURAZIONE A 30 GIORNI

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Categoria principale: comunicati stampa
Categoria: telecomunicazioni
Creato Venerdì, 09 Febbraio 2018 14:42
Scritto da Federconsumatori Campania
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Il punto della situazione in merito alla vicenda fatturazione a 28 giorni nelle telecomunicazioni: stato dell'arte ed iniziative di Federconsumatori.

 

A seguito della decisione di tutti i gestori passare dalla fatturazione a 4 settimane oltre che per il mobile anche per il fisso, ed alle numerose segnalazioni inviate ad AGCOM, l'autorità il 24 marzo 2017 ha emesso una delibera (121/17/Cons) in cui stabilisce:

• che la fatturazione per il telefono fisso non può essere per periodi inferiore al mese;

• che la fatturazione per il telefono mobile non può essere inferiore alle 4 settimane;

• che in caso di convergenza fra fisso e mobile prevale il servizio di telefonia fissa e quindi la

fatturazione mensile;

• infine i gestori avevano 90 gg. per adeguarsi a questa disposizione (23 giugno 2017).

Le aziende non hanno mai applicato questa delibera, proseguendo a fatturare ogni 28 gg., addirittura Tim ha impugnato la delibera stessa presso il Tar del Lazio chiedendone la sospensione e la revoca. Nonostante il Tar non conceda la sospensione della delibera, motivando tale decisione con la rapidità con cui intende pronunciarsi (7 febbraio 2018), i gestori continuano a non applicare la delibera di Agcom.

Nel frattempo proseguono diverse iniziative contro i gestori fino alla nostra diffida del settembre scorso, in un crescendo di indignazione dell'opinione pubblica ed alla presa di coscienza del problema da parte di alcuni parlamentari di centro sinistra che decidono di inserire nel decreto fiscale collegato alla legge di stabilità 2018, una norma (D.L. 172 art 19 quinquiesdecies) che fissa in mensile il termine di fatturazione per tutti i servizi di telecomunicazioni, compreso la pay-tv (anche Sky a ottobre ha iniziato a fatturare a 28 gg).

Il Presidente della Federconsumatori Emilio Viafora ha incontrato l'on. Morani, prima firmataria della legge in questione, consegnandole un documento esplicativo delle proposte complessive di Federconsumatori: oltre la fatturazione, le formulazioni contrattuali, le modalità di recesso, lo ius variandi.

La norma fiscale è entrata in vigore il 4 dicembre e le aziende hanno 120 gg di tempo per adeguarsi (cioè entro il 5 aprile prossimo), chi non rispettasse questo termine dovrà riconoscere un indennizzo ai propri utenti pari a 50 € + 1 € ogni giorno di ritardo.

L'AGCOM invita le aziende ad adeguarsi

Il 19 dicembre 2017 con quattro diverse ordinanze, AGCOM ordina ai gestori (Tim, Vodafone, Wind3, Fastweb) il pagamento di una sanzione pari a €1.160.000 ciascuno e li diffida a ripristinare la fatturazione a cadenza mensile ed a riconoscere nella prima fattura mensile uno storno per i giorni, dal 23 giugno, che sono stati pagati e non fruiti a causa del disallineamento fra fatturazione mensile e quadri settimanale.

Le aziende si adeguano ma aumentano le tariffe

Circa dal 20 dicembre iniziano ad arrivare segnalazioni ai nostri sportelli, con le prime comunicazioni di aumenti delle tariffe: prima Tim, poi Vodafone e Fastweb comunicano che riprenderanno la fatturazione mensile, specificando però che la spesa annuale non sarebbe cambiata: suddividendo la 13a fattura dell'anno sulle 12 fatture mensili, applicando così un aumento pari all'8,6%, di fatto lo stesso praticato attraverso l'escamotage della fatturazione quadri settimanale.

Unico gestore di telefonia che per ora si è discostato è Wind3 che si è limitato a comunicare il ritorno alla fatturazione mensile, riservandosi di comunicare eventuali aumenti successivamente.

Trattandosi di una variazione unilaterale del contratto in essere tutti i gestori comunicano il diritto di recesso entro 30 giorni dalla stessa comunicazione.

Dal canto suo Sky comunica il ritorno alla fatturazione mensile, dichiarando a sua volta gli aumenti alla stessa stregua degli altri gestori telefonici ma senza riconoscere il diritto di recesso.

E' chiaro che gli aumenti in questione, così sostanziati, oltre ad essere un aggravio per i consumatori, assumono la valenza di una beffa, oltre che esprimere chiaramente una modalità di azione univoca di pressoché tutti i gestori che lascia poco o per niente spazio alla vera concorrenza ed alla conseguente libertà di scelta dei consumatori.

Perciò stiamo predisponendo diverse segnalazioni alle Autorità (Antitrust e AGCOM).

IN ALLEGATO E' DISPONIBILIE IL MODULO PER RICHIEDERE L'ASSISTENZA DELLA FEDERCONSUMATORI IN RELAZIONE AGLI AUMENTI APPLICATI DAI GESTORI.

I CITTADINI DOVRANNO COMPILARLO E CONSEGNARLO PRESSO I NOSTRI SPORTELLI (qui gli indirizzi)