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Il giudice di pace: da rimborsare la tassa sulla spazzatura

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ivatarsuI cittadini genovesi potranno presentare ricorso per ottenere il rimborso dell'Iva corrisposta sulla Tia (tariffa di igiene ambientale) negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009 (circa 120-150 euro per ogni persona). Lo sostiene Federconsumatori Liguria e Genova rifacendosi a una sentenza pilota del giudice di pace che condanna l'Amiu al rimborso dell'Iva pagata da un cittadino che aveva presentato ricorso, e al pagamento delle spese processuali. Nella causa la difesa è stata sostenuta dall'avvocato Federica Guido dello studio legale Ivaldi componente della consulta dei legali di Federconsumatori

 "Tutto era nato - spiega Antonio Molari, presidente di Federconsumatori Genova e Liguria - qualche mese fa quando, dopo la ricezione della bolletta 2010 da parte di tanti contribuenti per il pagamento della tassa sulla spazzatura, avevo dichiarato che la nuova soluzione trovata dall'Amiu e dal Comune di Genova con la trasformazione della fattura del 2009 con l'avviso di pagamento del 2010, di fatto faceva aumentare il costo del servizio del 13,3% a m/2".

Molari  riferisce di "aver  avuto il dubbio che con tale trasformazione, con occultamento dell'Iva, non fosse più possibile la richiesta di rimborso anche per il 2010 ". "A questo punto - afferma - non v'è dubbio che l'aumento operato sul 2009 è pari alla percentuale da noi indicata (13,3%), fuori da ogni parametro inflattivo o di adeguamento Istat".  "La Corte Costituzionale - aggiunge - aveva sancito nel 2009 che l'Iva sulla Tarsu e sulla Tia che mantiene la natura pubblicistica della vecchia Tarsu deve essere restituita ai contribuenti perché non è una tariffa ma una tassa e, a differenza della prima, non può essere gravata dall'imposta di valore aggiunto". "In concreto - conclude Molari - tutti i genovesi ai quali è stata applicata l'Iva, nella misura del 10% sulle voci di raccolta e smaltimento rifiuti, possono chiedere il rimborso di quanto pagato negli ultimi 10 anni".



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