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Ue: l’Europarlamento approva il piano 2013 per il reinsediamento dei richiedenti asilo. Gli Stati potranno aderire su base volontaria

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Stabiliti gli importi dei finanziamenti triennali, le aree geografiche e le tipologie di domande che avranno priorità.

 

Il Parlamento europeo ha approvato giovedì scorso il programma comunitario che prevede maggiori finanziamenti al reinsediamento di rifugiati sul proprio territorio. Dal 2013, il nuovo programma darebbe priorità al reinsediamento dei rifugiati più vulnerabili, quali donne a rischio e minori non accompagnati, in cooperazione con l'Alto commissariato dell'Onu.

Il programma comunitario, al quale i Paesi membri possono aderire volontariamente, finanzierà il reinsediamento nell'Ue di persone alle quali è stato concesso lo status di rifugiato in Paesi terzi, come ad esempio i rifugiati libici presenti in Tunisia.

L'obiettivo è di incoraggiare i Governi nazionali ad accogliere un maggior numero di rifugiati, grazie all'ampliamento della lista delle operazioni di reinsediamento finanziate dal Fondo europeo per i rifugiati, che includerebbe le donne a rischio, i bambini, i minori non accompagnati, persone con problemi medici gravi e, su richiesta specifica dei deputati, i rifugiati che hanno urgenza di essere accolti per ragioni giuridiche o fisiche.

Il programma prevede anche una serie di priorità geografiche. Nel 2013, queste saranno: i rifugiati iracheni presenti in Turchia, Siria e Libano, quelli afgani che si trovano in Turchia, Pakistan e Iran, i congolesi in Burundi, Malawi, Ruanda e Zambia e i rifugiati somali in Etiopia.

Persone provenienti da Paesi o regioni designate per i programmi regionali di protezione, come l'Europa orientale (Bielorussia, Repubblica di Moldavia e Ucraina), il Corno d'Africa (Gibuti, Kenia e Yemen), e l'Africa del Nord (Egitto, Libia e Tunisia) potranno beneficiare del programma.

Secondo quanto proposto dai deputati, i Paesi Ue che accoglieranno rifugiati per la prima volta, avranno diritto a un sostegno finanziario aggiuntivo, dal Fondo europeo per i rifugiati (6.000 euro a persona per il primo anno, 5.000 per il secondo e 4.000 per gli anni seguenti, quanto è ora corrisposto ai Paesi che già ricevono finanziamenti in questo campo).

L'Italia non ha al momento un programma annuale di reinsediamento e potrebbe dunque beneficiare di questi finanziamenti addizionali.