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COMMERCIO: NON CI RISULTA ALCUNA RIPRESA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. SEMPRE PIU’ URGENTI RISPOSTE CONCRETE PER LO SVILUPPO.

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Ci appaiono decisamente ottimistiche le rilevazioni dell'Istat relative alle vendite a marzo, in rialzo del +1,7% rispetto al 2011.
Purtroppo da quanto ci risulta non vi è stata alcuna ripresa, meno che mai nel settore alimentare dove, sempre secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, le vendite avrebbero registrato un +3,5% rispetto allo scorso anno.
Dalle rilevazioni dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori e dalle continue segnalazioni che riceviamo quotidianamente emerge una situazione tutt'altro che in ripresa: le famiglie denunciano che sono costrette a risparmiare persino sulla spesa alimentare.

Anche i dati della Coldiretti confermano come, nel primo trimestre 2012, gli acquisti di prodotti alimentari abbiano registrato un calo del 2%.
Una situazione insostenibile, dettata dalla drammatica contrazione del potere di acquisto delle famiglie, che dal 2008 si è ridotto di oltre il -9,8%.
Un bilancio che risulterà ulteriormente aggravato dalla vera e propria stangata che le famiglie subiranno nel 2012 a causa degli aumenti di prezzi e tariffe, nonché degli effetti delle manovre economiche varate quest'anno, che raggiungerà quota + 2201 Euro a famiglia.

È chiaro che di questo passo le condizioni delle famiglie e l'intera situazione economica del Paese non potranno che peggiorare.
"Per questo è estremamente urgente che il Governo si decida a dare risposte concrete sul fronte dello sviluppo e della crescita, come invochiamo da tempo." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Sono necessarie misure urgenti che puntino sulla ripresa della domanda interna e sul rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, indispensabili per la competitività in campo internazionale, nonché per i rilevanti effetti sul piano occupazionale.
La prima operazione da fare in questo senso è annullare categoricamente qualsiasi ipotesi di aumento della tassazione (che già ha raggiunto livelli elevati), a partire dal nuovo aumento dell'IVA in programma a settembre.

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