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LAVORO: ANCORA TROPPO ALTO IL DIVARIO TRA LE RETRIBUZIONI E LA CORSA DEI PREZZI.

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I dati sulle retribuzioni confermano una situazione gravissima, che denunciamo da tempo: mentre le retribuzioni contrattuali ad aprile registrano un +1,4 % su base annua, l'inflazione corre molto più velocemente, con una crescita del +3,3%.

Un divario di 1,9 punti percentuali, che vale 577 Euro in meno all'anno.

Una vero e proprio colpo di grazia per i lavoratori dipendenti, che con estrema difficoltà riescono a far fronte alle spese ed ai continui aumenti dei prezzi e della tassazione.

Questo dato appare ancora più grave se affiancato a quello relativo alla perdita del potere di acquisto dal 2008, che è stata del -9,8% (secondo i dati di Banca d'Italia congiunti a quelli dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori), portando perciò il totale ad oltre 3677 Euro in meno per ogni famiglia.

Tutto questo non può che aggravare la già drammatica situazione economica del Paese, che deve fare i conti con una grave contrazione dei consumi e con un calo persino del credito al consumo che, secondo le stime dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest'anno si attesterà al -2%.

L'impatto di tale andamento continua a riportare gravi effetti in termini di recessione economica e sociale.

"Per questo non si può più fare a meno di affrontare in maniera determinata questa situazione, decidendosi a rilanciare l'economia puntando sullo sviluppo, attraverso investimenti per l'innovazione tecnologica e la ricerca." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Ma soprattutto è necessario che non vi siano più aumenti della tassazione, a partire i consumi e l'intera economia.