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ALIMENTARE: INACCETTABILE L’ASSENZA DELL’OBBLIGO DI INDICAZIONE DELL’ORIGINE TRA GLI STANDARD DI COMMERCIALIZZAZIONE DEI DERIVATI DEL POMODORO.

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Ma è mai possibile che su una questione fondamentale come quella dell'informazione ai cittadini, essenziale soprattutto in un settore delicato come quello agroalimentare che riguarda l'integrità della persona, ci sia ancora da discutere con la Commissione Europea e con le Istituzioni del nostro Paese?

"L'informazione chiara e completa in etichetta è un "imperativo categorico", un diritto fondamentale dei cittadini." – dichiarano Rosario trefiletti ed Elio Lannutti.

È gravissimo che non si tenga conto, nello schema di disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri sugli standard di commercializzazione dei derivati del pomodoro, di una legge approvata con larga condivisione nel 2011, che prevede l'indicazione in etichetta dell'origine per tutti gli alimenti.

Un atteggiamento incomprensibile ed inaccettabile, che danneggia il made in Italy aprendo le porte alla commercializzazione di prodotti, anche di scarsa qualità, provenienti dall'estero.

È indispensabile che il Parlamento, nel rispetto della legge precedentemente approvata sull'indicazione di origine in etichetta, modifichi il disegno di legge, rendendo esplicito tale obbligo anche tra gli standard sulla commercializzazione dei derivati del pomodoro.