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Cambio operatore in un giorno più privacy e difese anti-spam.

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Insieme a nuovi poteri e obblighi per Agcom e all'assunzione del principio di neutralità per lo spettro radio (da cui potrebbero venire frequenze televisive ulteriori per Rai, Mediaset e H3G), sono le novità principali che arrivano per via della modifica del codice di comunicazione elettronica, approvata oggi dal Consiglio dei Ministri

CAMBIO operatore mobile in un giorno (con portabilità del numero), maggiore tutela degli utenti internet contro spam e abusi della privacy, nuovi poteri e obblighi per Agcom 1e principio di neutralità per lo spettro radio (da cui potrebbero venire frequenze televisive ulteriori per Rai, Mediaset e H3G). Sono queste le novità principali che arrivano per via della modifica del codice di comunicazione elettronica, approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di due decreti legislativi (su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro dello sviluppo economico), i quali recepiscono le nuove normative europee in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, da una parte, e in tema di servizio universale e diritti degli utenti, dall'altra.

Alcune delle novità ci metteranno un po' a manifestare gli effetti pratici. Sarà poi comunque Agcom a integrare nella normativa il nuovo diritto alla portabilità lampo, riducendo i tempi dagli attuali tre giorni a 24 ore. Il principio di neutralità tecnologica stabilisce che le frequenze non possono più essere vincolate a usi tecnologici specifici. In Italia la questione ha un risvolto importante: Rai, Mediaset e H3G (3 Italia) hanno una frequenza ciascuno finora utilizzabile solo per servizi di basso valore commerciale; grazie a questa novità normativa possono chiedere la conversione d'uso e adoperarla per farci la tivù digitale terrestre. Questa possibilità non è automatica, tuttavia- lo sarà solo dal 2015; adesso gli operatori devono passare da una duplice autorizzazione, da parte del Ministero allo Sviluppo Economico e di Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) che devono valutare la compatibilità della conversione con il quadro generale delle norme e con il piano di utilizzo dello spettro (qui compresa anche la futura asta 700 MHz per il digitale terrestre, decisa dal governo ad aprile).

Più sicure le novità che riguardano la privacy dell'utente a internet. In generale, adesso la privacy dei cittadini italiani ed europei viene fissata tra le priorità delle regole del settore. Nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie devono essere tenuti al sicuro da un uso indesiderato, accidentale o fraudolento. Spetta agli operatori del settore (internet e tlc) questa responsabilità, di cui dovranno rispondere. Ora sono obbligati a informare le autorità e i loro clienti quando avviene una violazione della sicurezza ai danni dei loro dati personali.

Vengono anche rafforzate le norme in materia di privacy e protezione dei dati vengono rafforzate per esempio per quanto riguarda i "cookies" (stringhe di testo che memorizzano le scelte di navigazione degli utenti e che vengono inviati dai siti sui computer degli utenti) e sistemi simili. Scatta il diritto, per gli utenti internet, a essere maggiormente informati sulla presenza dei cookie e su ciò che accade ai loro dati personali. "In tal modo potranno esercitare più facilmente un controllo su di essi", si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Altre due novità riguardano Agcom. Acquista il potere di imporre la condivisione di infrastrutture di comunicazione elettronica e di proprietà varie (tra cui: "edifici ed accesso ad essi, cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti, ecc. nonché elementi di rete non attivi", si legge nella nota). Questo dovrebbe promuovere gli investimenti nelle reti a banda larghissima, abbassandone i costi ed evitando gli sprechi. Secondo, Agcom dovrà dialogare con il Berec (l'organismo europeo delle Authority tlc) per arrivare a un'armonizzazione delle regole tra i vari Paesi membri.

Tra le altre cose, i decreti rafforzano i diritti degli utenti in materia di trasparenza nei rapporti con i fornitori di servizi, per esempio riguardo alle condizioni contrattuali. Impongono di equiparare il più possibile i diritti dei disabili in materia di comunicazioni elettroniche, ad esempio garantendo un accesso equivalente a quello degli altri utenti anche ai servizi pubblici di telefonia vocale tramite la connessione di rete.

In generale, le modifiche approvate dal Consiglio dei Ministri hanno uno scopo comune: rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell'Unione proteggendo di più i consumatori e favorendo gli obiettivi dell'Agenda Digitale; ma anche superare un problema trasversale: la mancanza di un mercato unico europeo nel settore, dovuta alla frammentarietà normativa in questo campo. "Tale situazione, accanto alle discrepanze nelle attività delle varie autorità nazionali di regolamentazione, rischia di mettere in pericolo non solo la competitività del settore, ma anche i significativi vantaggi, in termini economici e sociali, che la concorrenza transnazionale può apportare ai consumatori", si legge nella nota.

(25 maggio 2012)