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Rete idrica perde per strada 32% acqua

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Diminuisce insoddisfazione servizio.Torino prima in calo consumi

ROMA - Nel 2011 quasi una famiglia su 10 lamenta irregolarita' nella distribuzione dell'acqua, in particolare nel Mezzogiorno e, per esempio, in Sicilia e Calabria dove le quote di ''insoddisfatti sono pari rispettivamente al 27 e 32 per cento''. Cosi' l'Istat in un rapporto annuale ('Pillole'), in cui si fa presente che nell'arco di un decennio e' diminuita ''l'insoddisfazione dei cittadini rispetto ai disservizi nella fornitura idrica'' e che la rete 'perde' il 32% della risorsa.

La dispersione complessiva (cioe' la quota di acqua immessa nelle reti comunali di distribuzione che non raggiunge i nostri rubinetti) e', infatti, del ''32%'' pari a ''circa 120 litri'' a testa al giorno. Le maggiori inefficienze di rete sono in Puglia e Sardegna (dispersioni oltre 40%). Nelle citta' capoluogo di provincia ogni abitante consuma in media 183 litri di acqua al giorno. Responsabilita' e un contenimento dei costi ha portato - afferma l'Istat - a ''una riduzione dei consumi'': nel 2010 Torino, ''la città piu' virtuosa'' ha ridotto il consumo pro-capite negli ultimi 10 anni di 96 litri. In Italia ''quasi una famiglia su tre dichiara di non sentirsi sicura a bere l'acqua del rubinetto''; una percentuale che sale al 60% in Sicilia, al 53 in Sardegna e al 48 in Calabria. Il 60% delle famiglie italiane acquista acqua minerale.