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INCONTRO-DENUNCIA SULL'ASSISTENZA MATERNO-INFANTILE

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L'incontro-denuncia NATALITA' NEGATA vuole attirare l'attenzione dell'opinione pubblica circa le penalizzazioni che l'assistenza materno-infantile in una regione, come la nostra, ad elevata natalità (60.000 nati/anno), ma anche ad elevata mortalità neonatale, ha subito nel recente passato:
La maternità dell'ospedale SS. Annunziata, che era la più produttiva della ASL NSA-1 prima dell'aggregazione all'azienda Santobono-Pausilipon, è chiusa da oltre sei mesi per necessità di lavori per ripristinarne l'agibilità, senza che si intraveda ancora nessun effettivo impegno per l'inizio dei lavori stessi e la ripresa dell'attività, nonostante:
a. una precisa disposizione, del Sub Commissario ad Acta governativo dr. Morlacco del 24 luglio, a ripristinare al più presto l'attività
b. il fatto che un decreto commissariale di poco più di un anno fà ribadiva ancora una volta che erano da escludersi, "al fine di garantire la piena efficienza della rete materno-infantile , scenari che comportino una separazione delle diverse funzioni erogate" dall'ospedale ( cioè proprio quello che attualmente è in atto).
c. il fatto che si è così creata la colossale anomalia di avere, all'Annunziata, la terza terapia intensiva neonatale della città disgiunta da un reparto di maternità, contrariamente alle raccomandazioni delle società scientifiche di neonatologia, generando gravi disservizi e disagi per le gravide a rischio di partorire un neonato prematuro ed aumentando in tal modo il rischio di morte o danno permanente dei piccoli prematuri
L'inaccettabile penalizzazione dell'area materno-infantile operata tra il luglio ed il settembre 2010 (rispettivamente decreti n.42 e 49) con eliminazione dal costruendo Ospedale del Mare dei posti letto e pronto soccorso pediatrici e forte ridimensionamento della maternità e terapie neonatali. Ciò ha comportato la programmazione di una disomogenea distribuzione territoriale dei posti letto di pediatria: mentre nell'area centro-occidentale, infatti, percorrendo 17 chilometri dal P.O. Santobono si incontrano tre reparti di pediatria (Fatebenefratelli, San Paolo e Santa Maria delle grazie di Pozzuoli ), nell'area orientale, con una popolazione residente che in un raggio di 10 km dal nuovo ospedale pareggia quella dell'intera Basilicata, bisogna percorrerne il doppio della distanza per trovare i primi reparti di pediatria (Santa Maria della Pietà di Nola o Boscotrecase). Si consideri anche che l'Ospedale Santobono si trova in un'area cittadina ad elevata densità di traffico e per raggiungere il quale dall'area orientale bisogna percorrere la Tangenziale di Napoli, strada che ha notevoli problemi di traffico e di sicurezza.
Per quanto sopra le sottoscritte organizzazioni sindacali chiedono quanto segue:
1. Che si potenzi il materno-infantile territoriale e si elabori una programmazione dell'emergenza e della distribuzione dei posti letto pediatrici, basata su un concetto di rete equamente e razionalmente distribuita sulla base della densità della popolazione pediatrica e dell'accessibilità;
2. Che si riporti il costruendo ospedale del Mare, per quanto riguarda l'area materno-infantile, alla programmazione del decreto n.42 del luglio 2010 con potenziamento di maternità e TIN e reinserimento dei posti letto e pronto soccorso pediatrici, in modo che possa soddisfare il fabbisogno territoriale di competenza e svolgere, anche per l'area pediatrica così come era originariamente previsto, la funzione di filtro per decongestionare il Santobono e favorirvi lo sviluppo ottimale della sua vocazione di alta specialità.
3. Che l'azienda del Santobono produca formalmente e palesemente documentazione e progetti per l'ospedale SS. Annunziata e che la Regione esca subito allo scoperto, per quanto riguarda lo stesso Ospedale, nella lunga diatriba con l'azienda Santobono per i finanziamenti, e decida finalmente che il progetto Polo Unico Pediatrico (con l'Ospedale SS. Annunziata come polo materno-neonatale) va rilanciato ed adeguatamente finanziato, con il presupposto che l'attività sospesa sia ripresa il più presto possibile in attesa che vengano erogati i finanziamenti richiesti per una più completa ristrutturazione.
4. Che, nel caso si decidesse di non praticare la suddetta soluzione, e solo in questo caso, si prenda atto che il decreto n.49 non è più percorribile in quest'ambito e si abbia l'onestà e la coerenza di tornare indietro, dopo aver, comunque, sanato la ferita inferta all'Ospedale del Mare ripristinandovi le funzioni materno-infantili inizialmente previste e ricollocato l'ospedale SS Annunziata nella ASL NA-1 Centro (magari aggregandolo al vicino Osp. Ascalesi con consistenti risparmi gestionali) nelle more dell'apertura del nuovo ospedale; progettandovi già da ora un ruolo di eccellenza territoriale e presidio sanitario intermedio materno-infantile funzionalmente integrato con strutture ospedaliere.
ANMDO – CGIL-FP -- CIMO-ASMD -- CISL Napoli -- CISL Medici

 

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