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Alitalia, per le false cordate italiane condanna di 2 anni a Baldassarre e Valori

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Il Tribunale si è espresso sui tentativi di scalata alla ex compagnia di bandiera del 2007. Ai due imputati una sanzione da 300mila euro ciascuno; ai manager Claudio Prati e Danilo Dini condanna a un anno e quattro mesi. Per tutti l'interdizione dai pubblici uffici. Prevista la sospensione condizionale della pena se pagheranno un risarcimento.

MILANO - L'ex presidente della Consulta e della Rai, Antonio Baldassarre, e l'ex presidente di Autostrade, Giancarlo Elia Valori, sono stati condannati a due anni di reclusione nell'ambito del processo su un tentativo di scalata ad Alitalia nel 2007. Secondo il pm Maria Francesca Loy, che aveva chiesto al Tribunale di condannare a 4 anni di reclusione e al pagamento di una multa da 1 milione ciascuno per manipolazione del mercato, la cordata di aziende che tra l'agosto e il dicembre 2007, sponsorizzata dall'ex presidente della Consulta, si fece avanti l'acquisto delle azioni di Alitalia "era un'armata Brancaleone". Quella cordata rappresentava soltanto un insieme di società decotte, inattive o addiritture inesistenti, messe in campo "forse perché non si voleva che la compagnia di bandiera italiana finisse in mani straniere o semplicemente perché si voleva condizionare e turbare quella vendita".

Per gli stessi fatti, i manager Claudio Prati e Danilo Dini, ex consulenti della società Sviluppo del Mediterraneo, la finanziaria legata a Valori, sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione. Quanto alla parte pecuniaria, rispetto alle richieste del Pm, Baldassarre e Valori sono stati condannati al pagamento di una multa pari a 300mila euro ciascuno, mentre Dini e Prati a 160mila euro

a testa. Il Tribunale (sesta sezione penale di Roma) ha disposto per tutti la sospensione temporanea dai pubblici uffici per un anno e la pubblicazione per estratto della sentenza sull'edizioni on line di alcune testate nazionali. Nel disporre il risarcimento dei danni in solido a favore delle parti civili costituite (5mila euro per Federconsumatori Campania, 10mila per Codacons e 100mila euro Consob), il collegio giudicante ha subordinato la sospensione della pena inflitta agli imputati al pagamento dello stesso entro il termine di 3 mesi.

I giudici hanno anche disposto la sospensione condizionale della pena subordinandola al pagamento del risarcimento. Il pagamento deve avvenire entro i prossimi tre mesi. In particolare i condannati dovranno risarcire per 100 mila euro la Consob, 10 mila euro il Condacons e 5 mila euro la Federconsumatori della Campania.

Dopo l'esito del giduizio, gli avvocati Marco Franco e Stefano Preziosi, difensori di Baldassarre, si dicono "sorpresi". "Dichiariamo fin d'ora - hanno detto i legali - che sarà puntualmente presentato appello confermando il giudizio di insussistenza di ogni ipotesi di reato". I due penalisti si affermano di essere "convinti del fatto che la sentenza sarà riformata". Dal canto suo l'avvocato Gian Domenico Caizza, difensore di Valori, anch'egli annunciando ricorso in appello spiega che "l'entità della pena inflitta dimostra che il primo a non credere fino in fondo la fondatezza dell'accusa è stato proprio il Tribunale".

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