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Esultano lettori ed editori, i libri diventano detraibili

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Il governo vara uno sconto fiscale del 19% sull'acquisto di testi scolastici e non. Fino a un massimo di 2.000 euro. Esclusi gli e-book.

Esultano lettori ed editori per le detrazioni fiscali sull'acquisto dei libri, scolastici e non. Perché grazie a questo sconto fiscale si potrà sottrarre dall'imponibile il 19% delle spese per i testi acquistati, fino a un massimo di 2.000 euro: 1.000 per i libri di scuola e 1.000 per gli altri. E le detrazioni valgono sia per le persone fisiche, che per i redditi d'impresa.
Non a caso il governo ha messo a disposizione per questa misura 50 milioni di euro per il triennio 2014-2016.
L'agevolazione, però, non vale per gli e-book.

L'Aie: "Una svolta per la lettura in Italia"

Molto soddisfatto il presidente dell'Associazione italiana editori Marco Polillo: "Una decisione davvero importante e soprattutto una svolta per la lettura in Italia. Questo è più di un semplice segnale da parte del governo e del premier Letta. Questo è un fatto importante, anche perché va nella direzione delle richieste come associazione. È un modo concreto per aiutare non solo il nostro mondo, le librerie e la filiera ma tutto il Paese a crescere, riscoprendo il piacere della lettura e cercando così di invertire la triste tendenza rispetto all'imbarazzante primato Ocse che ci vede agli ultimi posti nella comprensione dei testi e in fondo alle classifiche dei Paesi che leggono di più".

Zanonato: "Aiutiamo le librerie indipendenti"

Ma la misura non è rivolta ad aiutare solo i grandi editori. "Interveniamo per aiutare la lettura e le librerie. Quelle che non appartengono a catene stanno particolarmente soffrendo", ha detto nel question time odierno il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato.

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