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Bip Mobile stacca la linea a 220 mila utenti

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Si rincorrono le voci di chiusura dell'operatore low cost nato nel 2012: Telogic gli ha tolto la connessione a causa di un'insolvenza rilevante, i suoi clienti non possono più né chiamare né ricevere e ora rischiano anche di perdere definitivamente il proprio numero.
di ALESSANDRO LONGO

Brutta sorpresa di fine anno per i 220 mila italiani con un numero di cellulare Bip Mobile: da due giorni si trovano con la linea staccata. Non possono più fare né ricevere telefonate. E ora su quest'operatore mobile virtuale, caratterizzato da tariffe molto low cost, si rincorrono voci di imminente chiusura. Le linee sono mute, infatti, perché il fornitore di Bip Mobile, Telogic, ha staccato la linea il 30 dicembre accusando il cliente di una pesante insolvenza.

Telogic è a sua volta un operatore mobile virtuale che si rifornisce da H3G (3 Italia). Gli utenti di Bip Mobile quindi usavano la rete di 3 Italia, che pure vanta da mesi un credito nei confronti di Telogic, a quanto risulta da una delibera Agcom di ottobre.

Gli utenti di Bip insomma si sono trovati incastrati in un piccolo gioco di scatole cinesi tra operatori e ora, per colpa dei debiti accumulati tra le parti, non solo sono senza servizi ma rischiano anche di perdere il numero definitivamente.

E' anche una storia di diritti calpestati, poiché la normativa imporrebbe agli operatori di garantire una continuità di servizio. E di dare agli utenti un preavviso di 30 giorni in caso di gravi problemi come questo, per consentire loro di migrare il numero verso altri gestori.

Le premesse erano tuttavia ottime, quando è nato Bip Mobile, nel 2012: si presentava come un operatore rivoluzionario, che cercava di imitare il successo del francese Free Mobile, in grado
di sparigliare il mercato con le proprie offerte. Ancora a settembre 2013, Bip aveva lanciato l'ennesima tariffa low cost, chiamate illimitate e 2 GB di traffico dati per 19,90 euro al mese. L'operatore aveva dalla sua anche un buon battage pubblicitario, con lo slogan "è arrivato Bip Mobile, il primo operatore low cost". Utilizza l'immagine di Beep Beep, il noto personaggio dei cartoni animati di Wile Coyote.

L'avventura dell'operatore era pure ben sostenuta dagli investitori, tra cui spicca la società One Italia della famiglia Giacomini di Roma, che vi aveva scommesso 100 milioni di euro. Come amministratore delegato, un volto noto delle telecomunicazioni italiane: Fabrizio Bona, già in Wind, Vodafone, Tim. Telecom Italia nel 2010 aveva licenziato in tronco il manager, noto nel settore per le sue strategie commerciali aggressive. Sua è l'idea di usare la showgirl Belen Rodriguez come volto di Tim, ma i suoi spot si sono rivelati un flop secondo l'azienda.
"Siamo una grande novità, pronta a cambiare, e per sempre, lo scenario delle telecomunicazioni mobili in Italia", aveva dichiarato al debutto di Bip.

Qualche avvisaglia che non fosse così facile farsi strada nel mercato italiano era arrivata già pochi mesi dopo il lancio: Bip aveva denunciato all'Antitrust Telecom, Vodafone e Wind per ostacoli alla concorrenza. Lamentava che i tre facevano pressioni sui distributori per scoraggiarli a fare accordi con Bip Mobile, di fatto escludendolo così dal mercato. L'Antitrust dovrebbe chiudere il caso a marzo 2014.

Ma nel frattempo è scoppiata la crisi di Bip. Telogic ha emesso un comunicato annunciando di essere stata costretta a interrompere i servizi forniti a Bip. "La società è rammaricata dalla decisione presa ma la situazione economica che si è venuta a creare non lascia altra scelta". Si apprende che a novembre Telogic ha assunto un nuovo management (risulta che è la filiale italiana di un'omonima holding danese che ha dichiarato fallimento ad agosto), il quale "ha varato un piano di ristrutturazione accettato dalla maggioranza assoluta dei creditori". "Questo consente la continuità dell'attività e l'erogazione dei servizi offerti ai clienti. La sofferenza economica di Telogic è stata generata dalla mancata riscossione dei crediti vantati nei confronti di alcuni clienti. Tra questi c'è Bip Mobile che, da mesi ormai, non onora più gli impegni presi con il proprio Enabler. In virtù di tutto questo Telogic, suo malgrado, non potendo più sopportare l'esposizione che aumenta quotidianamente, è stata costretta ad interrompere la fornitura dei servizi a Bip Mobile".

Insomma, Telogic, per restituire quanto deve a 3 Italia, ha varato un piano di ristrutturazione che comprende anche il distacco dei propri clienti insolventi, tra cui Bip. Bip ha confermato, in una nota, di aver subito il distacco da Telogic, ma assicura di essere in grado di risolvere e di non essere a rischio chiusura. Il sito però da ieri riporta solo un comunicato stringato, in cui chiede scusa per i disservizi e promette un ripristino "entro oggi". Promessa scaduta ieri, 31 dicembre.

A questo punto, se c'è stato già il distacco del servizio, può essere già troppo tardi per chiedere la portabilità del numero a Bip. Al momento non è chiaro se sarà possibile salvare i propri numeri di cellulare. Repubblica.it ha provato a contattare l'ufficio stampa di Bip, il cui numero risulta però irraggiungibile (come quello dei suoi clienti). L'agenzia che mandava i comunicati per conto dell'operatore dice di averlo fatto solo per un breve periodo durante l'anno. L'ufficio stampa di Telogic riferisce a Repubblica.it che ora un'eventuale soluzione, per i servizi, è solo nelle mani di Bip.

 

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