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NO alla chiusura pomeridiana delle sale chirurgiche presso l’Ospedale Pascale.

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Napoli, 17.06.2014

Racc. A.R.

Spett.le
I.R.C.S.S. - Fondazione Pascale
in p. del Direttore Generale. p.t.,
Via Mariano Semmola, 52-108
80131 Napoli,
PEC:
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Racc. A.R.

Spett.le
Regione Campania
in p. del Presidente. p.t.,
Dott. Stefano Caldoro,
Commissario ad Acta per la prosecuzione
del Piano di rientro dal debito
Via Santa Lucia n.81
80132 - Napoli
Segreteria Fax 081796 2320

OGGETTO: chiusura pomeridiana delle sale chirurgiche presso l'Ospedale Pascale.


In nome e per conto della Associazione Federconsumatori, nella persona del suo Presidente Regionale, Rosario Stornaiuolo, si fa presente quanto segue.
La chiusura pomeridiana delle sale chirurgiche presso l'ospedale Pascale rappresenta circostanza d'assoluta gravità che non sostanzia un semplice disservizio ma, nel protrarsi delle liste d'attesa, la violazione di un diritto del malato oncologico ad un intervento secondo la tempistica prevista dalla normativa regionale e nazionale:
- Piano Regionale Contenimento Tempi di Attesa (PRCTA) attuativo delle disposizioni della legge regionale n.1 del 2.03.2006: che prevede un termine massimo per gli interventi urgenti standard di 30 gg. (20 gg. per alcune specifiche patologie).
- Documento SIVEAS (sistema Nazionale di Verifica e Controllo sull'Assistenza Sanitaria) per il monitoraggio LEA 2010-2012 che prevede per gli interventi urgenti un termine di 15 gg..
Il Ministero precisa che gli interventi per patologie tumorali classificati urgenti rientrano tra le priorità operative standard chiarendo expressis verbis che : "Si tratta di patologie che, soprattutto se in fase operabile, si giovano di un trattamento estremamente tempestivo" .
Pertanto un intervento tardivo è classificabile in termini d'inappropriatezza, se non altro in quanto negativamente incidente sulla prognosi del paziente rispetto ad un intervento tempestivo. E chi scrive si ostina a ricorrere all'aggettivazione appropriatezza con primario riferimento alla salute del paziente, prima che ad un risparmio di spesa. Seppur consapevoli del fatto che l'ulteriore peggioramento dei tempi d'attesa è strettamente correlato al piano di rientro dal debito, si fa presente che lo stesso non può minimamente incidere su un diritto inviolabile del cittadino, quale il diritto alla salute ed alle cure, sancito dalla nostra costituzione e dalla legge istitutiva del S.S.N.. Pertanto non può non ribadirsi che il SSN deve essere tale da garantire sull'intero territorio nazionale il medesimo livello di cure.
Eppure dovrebbe darsi per scontato che, secondo il Commissario Straordinario per il piano di rientro dal debito e Presidente della Regione Campania, le risorse assegnate all'azienda siano ampiamente sufficienti a garantire i livelli essenziali del servizio, tra cui indubitabilmente rientra anche il rispetto dei tempi previsti per le liste d'attesa. Ma è un dato oggettivo che le risorse messe a disposizione non siano assolutamente sufficienti a garantire i livelli essenziali d'assistenza, come attestato alla verifica del mantenimento dell'erogazione dei livelli essenziali d'assistenza 2012, dalla quale risulta che la Calabria e la Campania sono risultate le Regioni in condizioni peggiori e che la Campania è addirittura l'unica regione d'Italia classificata "inadempiente".
E' dunque dato certificato che il miglioramento dei conti pubblici è stato raggiunto in danno del diritto alla salute ed alla cura dei cittadini di questa regione è che ciò involge la responsabilità politica e giuridica di tutti i soggetti coinvolti in tale inaccettabile, antieconomica, gestione del servizio sanitario.
Economicità di gestione significa infatti erogazione del medesimo servizio ad un minor costo. Essa presuppone un'attività di riorganizzazione che, spesso, implica dei corposi costi d'investimento. L'aver imposto a questa regione una dinamica di spesa non corrispondente agli investimenti strutturali ha conseguentemente avuto, come unica conseguenza, un drammatico peggioramento del servizio di cui le istituzioni non potevano non essere consapevoli.
Va aggiunto che quella attuale del Pascale, ma ben si potrebbe parlare dei casi di altre strutture, non può essere considerata come un'improvvisa emergenza, giacchè essa è problematica connessa alla gestione del personale, pertanto ampiamente controllabile, nonché prevedibile nelle sue implicazioni. Ci si augura, almeno, che nel rinvio degli interventi si sia tenuto conto delle urgenze; che i pazienti siano stati adeguatamente edotti dei rischi connessi al differimento delle cure; che, si sia cercato di fornire al paziente tempestive ed adeguate alternative interventistiche, in collaborazione con le strutture sanitarie disponibili sul territorio regionale. Ci sembrano atti minimi in relazione all'entità del diritto negato.
****
Quanto sta accadendo costituisce l'ennesima beffa per una Regione che, per circostanze ampiamente notorie a chi ci legge, già sta pagando un enorme scotto in termini di pregiudizio alla salute dovuto ad un aumento delle patologie tumorali e che necessita di un servizio adeguato all'entità delle esigenze sanitarie della popolazione. Si coglie, pertanto, l'occasione per richiedere copia della documentazione afferente ai dati d'incidenza della patologia oncologica ripartita per le diverse aree della Terra dei Fuochi, recentemente resi pubblici dall'Ospedale Pascale, auspicandosi che una medesima operazione venga effettuata anche per le aree di Chiaiano, Pianura-Soccavo e Bagnoli, dove le condizioni ambientali recano fortissimo allarme nella popolazione.
PERTANTO
l'Associazione Federconsumatori Campania, portatrice dell'interesse diffuso del consumatore – utente, a tutela di un diritto assoluto ed inviolabile quale il diritto alla salute, facendosi portavoce del malcontento e della preoccupazione della collettività interessata, certa che le istituzioni preposte siano ben consapevoli delle implicazioni connesse all'interruzione e/o rinvio del servizio sanitario afferente prestazioni chirurgiche in ambito oncologico.
RICHIEDE
l'immediata ripresa del funzionamento pomeridiano delle sale operatorie presso l'Ospedale Pascale;
chiarimenti circa la gestione del differimento degli interventi e delle liste d'attesa.
copia della documentazione afferente ai dati d'incidenza della patologia oncologica ripartita per le diverse aree della Terra dei Fuochi;
estensione dell'operazione di verifica anche alle aree di Chiaiano, Pianura-Soccavo e Bagnoli .
Si rimane in fiduciosa attesa di un Vs. cortese, sollecito, riscontro alle esposte istanze.


Cordiali Saluti


Il Presidente di Federconsumatori Campania

Rosario Stornaiuolo

 

Il Resp.le Sanità Salute Farmaci

Avv. Carlo Spirito

 

 

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