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INFLAZIONE: SOLO PER PREZZI E TARIFFE RICADUTE DI 1334 EURO ANNUI A FAMIGLIA. AVVIARE MISURE PER IL RILANCIO ED ANNULLARE CATEGORICAMENTE OGNI NUOVO AUMENTO DELLA TASSAZIONE

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L'inflazione ad aprile si conferma al 3,3%.

Un dato già di per sé gravissimo, ma che appare ancora più allarmante alla luce della crescita dei prezzi relativi al cosiddetto carrello della spesa, al livello record del +4,7%.

Un andamento che, come denunciamo da tempo, è del tutto ingiustificato, soprattutto per quanto riguarda il comparto alimentare: i prezzi agricoli sono infatti diminuiti del -2,3% su base annua, secondo quanto rilevato dall'Ismea.

Mentre i prezzi alla produzione diminuiscono, quindi, quelli al consumo aumentano.

A registrare i maggiori aumenti sono soprattutto i carburanti. Anche in questo settore si rileva una andamento anomalo: vi è infatti un margine di riduzione di 9,7 centesimi al litro, a tanto ammonta il sovrapprezzo pagato dai consumatori che, se eliminato, porterebbe ad un risparmio di 116 Euro in termini annui.

Come se non bastasse, a dimostrare la completa mancanza di giustificazioni per aumenti simili, vi è l'andamento dei consumi, in forte calo persino nel settore alimentare (nel 2011 ha segnato il -4,8%).

"Questi elementi forniscono la prova certa delle pesanti ed intollerabili speculazioni in atto sui prezzi." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Dinamiche speculative, che pesano in maniera inaccettabile sulle tasche già povere dei cittadini, che devono fare i conti con una contrazione del proprio potere di acquisto pari al

-9,8% dal 2008.

Un andamento destinato a peggiorare: con l'inflazione a questo livello, infatti, gli aggravi per le famiglie solo per prezzi e tariffe (esclusi quindi gli aumenti incredibili della tassazione, tra cui IMU, IVA, addizionali regionali e comunali, etc.), saranno di oltre 1.334 Euro annui, di cui oltre 221 solo nel settore alimentare.

Per questo è indispensabile intervenire al più presto per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie e per avviare la necessaria ripresa economica del Paese:

- annullando categoricamente qualsiasi ipotesi di aumento ulteriore della tassazione, a partire dal nuovo aumento dell'IVA al 23%, che avrebbe effetti catastrofici sull'intera economia;

- avviando maggiori controlli sulle filiere, in particolare quella dei carburanti e quella alimentare, per contrastare speculazioni sui prezzi;

- calmierando la tassazione sui carburanti anche attraverso il meccanismo dell'accisa mobile ed eliminando immediatamente l'attuale sovrapprezzo;

- portando avanti con determinazione misure di rilancio dell'economia, attraverso investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca.