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BANCHE: MENTRE LA BANCA D'ITALIA CELEBRA UNA INUTILE PARATA, CHE DOVEVA ESSERE ANNULLATA PER RISPETTO VITTIME, BANCHIERI INGRASSANO CHIEDENDO PIZZO ANCHE SU DONAZIONI TERREMOTATI

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Mentre oggi la Banca d'Italia, come ogni 31 maggio, celebra un'inutile parata leggendo considerazioni finali ai Ponzellini di turno che erogano centinaia di milioni di euro a società ubicate nei paradisi fiscali senza effettuare alcuna valutazione sulla meritorietà del credito, negando al contrario poche migliaia di euro ad imprenditori meritevoli che hanno bisogno di quei soldi per pagare gli stipendi e proseguire la continuità aziendale, i banchieri continuano a taglieggiare gli utenti ed i consumatori chiedendo un "pizzo" da 2 a 5 euro, perfino sulla solidarietà dei cittadini che vogliono offrire donazioni ai terremotati.
E' l'ennesima vergogna, che si ripete e che viene denunciata da Adusbef e Federconsumatori ad ogni tragedia o disastro naturale, che vede mobilitata la solidarietà dei cittadini, sensibili ad alleviare le sofferenze, con i banksters pronti ad approfittare perfino sulle disgrazie.
A fronte dell'insensibilità e dell'avidità di banchieri, che oltre a saccheggiare le tasche dei consumatori con costi dei conti correnti tra i più elevati del mondo,pari a 295,66 euro l'anno, contro una media dell'Europa a 27 di 114 euro, la Banca d'Italia non può continuare a fare finta di niente rispetto ad istituti di credito che come gli avvoltoi, volano bassi sulle macerie, pronte ad incassare un vergognoso pizzo perfino se sulla causale del bonifico i beneficiari sono i terremotati o fondi di solidarietà.
Stavolta non possono continuare a passarla liscia, perchè chi controlla e dovrebbe vigilare rappresenta la continuità delle banche, con l'Abi che fa finta di niente con un silenzio assenso. Stavolta le banche, devono cominciare a pagare veramente per la loro avidità, restituendo i soldi ai terremotati.