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ACQUA: NUOVI TENTATIVI PER ANNULLARE GLI ESITI REFERENDARI. L’AEEG BANDISCA DEFINITIVAMENTE OGNI LOGICA DI PROFITTO DALLA GESTIONE DELL’ACQUA

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Proseguono i tentativi di scippo dei risultati del referendum del 12 e 13 giugno 2011, che ha visto vittorioso il fronte dei cittadini che si sono dichiarati contro la privatizzazione dell'acqua.
Purtroppo, infatti, anche a seguito della abrogazione della norma che consentiva di applicare la remunerazione del capitale sulla voce "investimenti" effettuati dai gestori, ad oggi molte ATO continuano a calcolare tale fattore nelle proprie tariffe. Tali comportamenti impropri hanno indotto la Federconsumatori ad impugnare al TAR, varie delibere ATO di varie Regioni Italiane, al fine di rivendicare il diritto degli utenti a pagare solo i costi "veri" e non i profitti per i gestori.
Di recente, inoltre, il tema dell'adozione di provvedimenti Tariffari in materia di Servizio Idrico è passato sul tavolo dell'AEEG, che sotto delega del Ministro dovrebbe individuare la modalità di calcolo della tariffa rispettando quelli che sono gli esiti referendari e la normativa Comunitaria.
Nell'ambito dell'illustrazione del documento su cui l'Autorità sta lavorando per determinare la tariffa del Servizio Idrico, abbiamo constatato con disappunto, però, che all'interno della formula di calcolo predisposta è compresa la voce (OF) oneri finanziari, in cui venivano ricompresi anche le immobilizzazioni.
Tale voce, di fatto, tramite un meccanismo complesso, va a determinare una tariffa per l'utente tale da riuscire a coprire non solo gli investimenti programmati, ma anche quelli che in futuro si renderanno necessari: in sostanza non solo i costi preventivati, ma anche quelli eventuali.
Tali importi dovrebbero confluire in un fondo "rotativo" a disposizione dei gestori.
Appare evidente che questa impostazione, qualora trovi reale applicazione, è elusiva degli esiti referendari e della normativa di settore oggi vigente, che esclude ogni logica di profitto dalla gestione dell'acqua.
Auspichiamo pertanto che l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas affronti il problema con la serietà e professionalità che le è consueta, rispettando la volontà espressa dagli italiani ed evitando categoricamente l'introduzione in tariffa di voci che non siano tese solo alla copertura dei costi e degli investimenti.

 

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