Come già ci battemmo contro l'assurda proposta fatta all'indomani del sisma in Emilia, torniamo a criticare fortemente l'ipotesi di obbligo di assicurazione per rischi ed eventi climatici su "beni e strutture".
"Un provvedimento del tutto improponibile che consentirebbe alle compagnie di assicurazione di lucrare sulle disgrazie dei cittadini." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Rendere obbligatorie le polizze sulle calamità naturali, infatti, vorrebbe dire accrescere a dismisura gli introiti delle compagnie assicurative, che già guadagnano abbastanza applicando le tariffe rc auto più care d'Europa.
Secondo una nostra stima, i maggiori guadagni, con un costo medio di 200 Euro l'anno a polizza, ammonterebbero a circa 6 miliardi di Euro (assicurando 30 milioni di abitazioni private tra prime e seconde case).
Del tutto inutile, inoltre, l'applicazione di tale obbligo alle sole aree ad alto rischio: come ha dimostrato il recente terremoto in Emilia, non è possibile definire con certezza quali siano le aree a rischio o meno.
Federconsumatori e Adusbef chiamano alla responsabilità Istituzioni e parlamentari affinché non facciano passare questo grave e vergognoso provvedimento.