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Federconsumatori denuncia da anni lo scippo con destrezza praticato dalle idrovore compagnie di assicurazioni a danno degli assicurati, con polizze obbligatorie rincarate del 195,7% dalla liberalizzazione tariffaria, e non abbiamo certo bisogno dell'ufficio studi Antitrust, per scoprire che "i premi Rc auto sono in Italia in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali paesi europei. E che il premio medio è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell'80% circa e quello olandese di quasi il 70%".
Cosa hanno fatto le dormienti Autorità vigilanti, come Isvap-Ivass e la stessa Antitrust, che oltre alle indagini conoscitive avrebbero il potere sanzionatorio, per impedire questo sistematico saccheggio a danno di consumatori ed assicurati,che da decenni pagano polizze obbligatorie più elevate del mondo e che arrivano per buona parte della platea degli assicurati,a superare il 7%, ossia 1.500 euro del reddito medio di una famiglia che guadagna 20.000 euro netti ?
Negli ultimi anni si è assistito ad una vera fuga delle compagnie da buona parte dei territori del Sud Italia. Disdette di massa e premi assicurativi tripli, rispetto al resto d'Italia, hanno condannato milioni di cittadini meridionali a subire le inefficienze delle compagnie.
È stato fin troppo semplice scaricare i costi dei sinistri sulla tariffa, portando il premio medio a livelli stellari.
Le Autorità di vigilanza non hanno fatto nulla per difendere i cittadini onesti.
In un'ottica di intervento rapido per risolvere la questione, abbiamo proposto una seria riforma del settore, improntata sulla trasparenza, la legalità e l'uguaglianza:
- obbligo da parte delle compagnie di comunicare le statistiche in base alle quali calcolano la tariffa ed il premio per provincia di residenza;
- inasprimento delle pene per frode assicurativa;
- ridurre a 15 giorni la prescrizione per la denuncia di sinistro;
- divieto di cessione del credito assicurativo;
- approvazione rapida dei decreti attuativi, ancora fermi, derivanti dalle liberalizzazioni approvate nel 2012;
- eliminazione della differenziazione geografica per assicurati esenti da sinistri negli ultimi 5 anni.
Con tutto il rispetto per l'Antitrust, non c'è più tempo ne per gli appelli alla moderazione tariffaria, tantomeno per la documentazione elaborata dagli uffici studi che si tramutano nelle solite indagini conoscitive, è arrivato il momento di sanzionare comportamenti da rapina a danno dei cittadini.
L'impennata delle tariffe Rc Auto, cresciute al ritmo triplo dell'inflazione, è il risultato di un impoverimento progressivo delle famiglie e di un disagio sociale per assoluta mancanza di concorrenza e di omesse verifiche da parte di Autorità che dovrebbero svolgere la funzione di controllo, evitando che prezzi e tariffe possano lievitare in maniera ingiustificata, erodendo in tal modo il potere di acquisto ed i risparmi un tempo accumulato da parte di famiglie, che hanno assunto il ruolo di "ammortizzatori sociali".
In Italia circolano più di quattro milioni di veicoli senza assicurazione e le Autorità preposte si limitano a monitorare e mai ad intervenire, per questo chiediamo all'Europa di aprire una procedura di infrazione al fine di ristabilire il rispetto della Legge da parte di chi è responsabile delle attuali discriminazioni basate sulla residenza, sulla mancata concorrenza di settore e sulle inefficienze di controllo.

 

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