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Emergenza Egitto Si può recedere dai pacchetti turistici senza penali

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Chi ha acquistato un pacchetto di viaggio per l'Egitto deve verificare se nel pacchetto sono comprese le località che in questo momento hanno problemi di sicurezza: in quel caso potrà recedere dal contratto senza pagare alcuna penale. Le zone più "calde" al momento sono Il Cairo, Alessandria, tutta la zona dell'Alto Egitto fra cui Luxor ed Assuan, il delta del Nilo e la penisola del Sinai.

Vista la nota del Ministero degli Esteri, diramata lo scorso 5 luglio, secondo cui viaggi e spostamenti in quelle regioni vanno evitati, è possibile rivolgersi all'agenzia presso la quale il pacchetto turistico è stato acquistato.

Va manifestata la decisione di non voler prender parte al viaggio già acquistato, chiedendo contestualmente la restituzione dell'intero importo pagato, salvo che il tour operator organizzatore del viaggio non offra soluzioni alternative, di qualità equivalenti o superiori, senza supplemento di prezzo, rispetto a quelle già acquistate, o di qualità inferiore, previa restituzione della differenza di prezzo.

Diverso discorso invece riguarda le località del Mar Rosso, per le quali il Ministero degli Esteri italiano non pone particolari prescrizioni e/o divieti ma per le quali comunque consiglia vivamente di prestare particolari attenzioni alle escursioni organizzate al di fuori della suddetta zona balneare. Confconsumatori invita i turisti a tenere monitorato il sito dell'associazione www.confconsumatori.it e gli avvisi della Farnesina su www.viaggiaresicuri.it.

Federconsumatori fa sapere che gli sportelli dell'Associazione sono letteralmente sommersi, in questi giorni, dalle telefonate e dalle richieste di aiuto di persone che non sanno cosa fare. Poiché ad oggi non risultano ancora sconsigliate le zone di maggiore interesse turistico situate sul Mar Rosso (Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), in relazione alle quali la Farnesina esprime un generico suggerimento ad evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche, l'Associazione chiede maggiore chiarezza.

"Bisogna formalizzare al più presto lo sconsiglio per tutti i viaggi verso l'Egitto, al fine di consentire ai turisti di programmare destinazioni alternative, spostare il viaggio in un altro periodo o richiedere il rimborso di quanto versato senza alcuna penale – scrive Federconsumatori ricordando che – l'Egitto è al momento una delle mete predilette, anche perché abbastanza abbordabile dal punto di vista economico".

Intanto, chi volesse disdire in questi giorni il proprio viaggio verso le località per cui ancora non vi è lo sconsiglio, può rivolgersi ai nostri sportelli per analizzare le condizioni contrattuali e richiedere l'annullamento.

 

AGGIORNAMENTO FARNESINA - MINISTERO DEGLI ESTERI - AL 27 LUGLIO 2013

Diffuso il 27.07.2013. Tuttora valido.

Sicurezza

La situazione generale di sicurezza rimane estremamente fluida. Si stanno verificando nuove manifestazioni di piazza (seguite da incidenti che hanno provocato morti e feriti) che dovrebbero continuare ad oltranza nei prossimi giorni, nel contesto delle proteste iniziate in occasione del primo anniversario dell'elezione del Presidente Morsi (cominciate lo scorso 30 giugno).
Tali mobilitazioni popolari stanno incidendo negativamente sulle condizioni di sicurezza sia della capitale sia delle principali città del Paese. Si invita pertanto a continuare a seguire attentamente gli sviluppi della situazione e di evitare o di limitare al massimo gli spostamenti nelle aree interessate, mantenendosi tassativamente a distanza da ogni tipo di assembramento.

Si sconsigliano i viaggi nel Paese con destinazioni diverse dai resorts situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein), dove al momento non si registrano elementi di criticità, anche se, in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese.
Si suggerisce fortemente di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città (le Autorita' di sicurezza del sud Sinai hanno stabilito il divieto per gli autobus turistici di circolare nelle ore notturne sulle strade principali di collegamento fra le diverse localita' turistiche).
A causa della presenza di un quadro di sicurezza altamente precario in Nord Sinai, si sconsigliano viaggi e spostamenti in tale regione.

Occorre tuttavia ricordare la presenza, in particolare nella Penisola del Sinai, di tribù beduine responsabili di atti di intimidazione e di violenza: blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi di turisti italiani), scontri con armi da fuoco, ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina. Si registra dunque un clima di instabilità e turbolenza di cui ogni connazionale deve essere consapevole: appare pertanto opportuno limitare al massimo, in tutto il Paese, gli spostamenti all'esterno dei villaggi turistici, evitare escursioni nel deserto, specie quelle con destinazioni più lontane, ed evitare lunghi spostamenti per via terrestre (privilegiando, ove possibile, il mezzo aereo, specie da/per la Capitale). Si raccomanda inoltre di affidarsi a Tour Operators in grado di assicurare ottimali cornici di sicurezza, evitando viaggi singoli e/o organizzati da agenzie od operatori non certificati.

Permane il rischio di atti terroristici nel Paese. Particolari cautele sono raccomandate nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, ad Alessandria ed al Cairo. Si raccomanda altresì di adottare la massima prudenza nei luoghi affollati.

In tutto il Paese, anche in ragione del brusco deterioramento della situazione economica generale, si osserva un aumento di casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine (anche a mano armata, anche a danno di cittadini stranieri), furti d'auto. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Egitto e che suggerisce di mantenere un'adeguata soglia di attenzione.

Si evidenzia anche una accresciuta conflittualità nel mondo delle aziende con rivendicazioni salariali, scioperi e iniziative dimostrative da parte dei lavoratori che sono giunti talvolta ad atti di intimidazione non solo nei confronti di proprietà e management, ma anche di tecnici/consulenti stranieri presenti in loco.

Si assiste inoltre ad un sensibile peggioramento della circolazione con aumento di incidenti stradali. Si consiglia di verificare con il proprio Tour Operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto, specie per lunghi tragitti.

Si richiama inoltre l'attenzione sull'importanza di sottoscrivere – prima della partenza - una assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio o il trasferimento aereo in un altro Paese). Si segnala a tal proposito che gli standard medico-sanitari locali non sempre sono paragonabili a quelli europei, e che le strutture private presentano costi elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogate. Pertanto, in casi urgenti e gravi, si potrebbe rendere necessario il rimpatrio sanitario in Italia con vettore aereo ed accompagnamento medico-sanitario, rimpatrio che evidentemente presenta costi molto elevati per il privato cittadino ove egli non possa avvalersi di adeguata copertura assicurativa.
Si ricorda, inoltre, l'opportunità di consultare la guida predisposta dal Ministero della Salute al presente link.

In generale, e come accennato sopra, per tutti i viaggi nel Paese, si raccomanda di affidarsi ad agenzie di viaggio che diano garanzia di serietà e di esperienza.

Si consiglia infine ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNelMondo per facilitare contatti e scambi di informazioni con la Farnesina e con l'Ambasciata al Cairo.

Si raccomanda altresì - una volta in loco - di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).

Accesso alla Striscia di Gaza dall'Egitto

Si segnala che il valico di Rafah e' stato chiuso - per decisione delle Autorità egiziane - fino a nuovo ordine.

Si sconsiglia per qualsiasi ragione l'ingresso nella Striscia di Gaza attraverso il Valico di Rafah (tuttora utilizzabile dagli stranieri solo dietro eventuale rilascio di autorizzazione da parte delle Autorità egiziane). Le Autorità israeliane non permettono, infatti, l'uscita da Gaza attraverso il valico di Erez a quanti siano entrati nella Striscia attraverso Rafah e tale eventualità limita fortemente l'efficacia di intervento per organizzare un'evacuazione di emergenza dalla Striscia attraverso il valico di Erez. Per maggiori approfondimenti ed anche per gli opportuni aggiornamenti sulle evoluzioni del volatile quadro di sicurezza si consiglia di consultare l'Avviso "Territori Palestinesi".

 

 

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