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AUMENTI TARIFFE NAPOLI: INTERVISTA AL PRESIDENTE DI FEDERCONSUMATORI CAMPANIA ROSARIO STORNAIUOLO. IL MATTINO 11 AGOSTO 2013

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Rosario Stornaiuolo 2Una stangata di circa ottocento euro. È la cifra che - secondo uno studio della Uil - un cittadino napoletano medio dovrà sborsare nei prossimi dodici mesi, solo per le addizionali Irpef applicate dagli enti locali. Mentre la stessa cifra potrebbe essere addirittura triplicata, in occasione del pagamento delle imposte sui rifiuti e di quelle sugli immobili. Tuttavia, sono proprio le addizionali la nuova quanto sgradita sorpresa per i contribuenti. L'aumento allo 0,8 per cento dell'aliquota Irpef, per tutti i cittadini con un imponibile annuo inferiore ai 18mila euro, è uno dei punti fermi della manovra di bilancio appena varata dall'amministrazione.
Una manovra peraltro necessaria per risanare le casse di Palazzo San Giacomo che, tuttavia, costerà molto cara ai contribuenti: 368 euro - secondo l'indagine del servizio Politiche territoriali Uil - è la media dei versamenti che ciascun napoletano dovrà effettuare l'anno prossimo sotto forma di addizionale comunale Irpef. Un balzello che si aggiungerà a un altro già presente da tempo, ovvero l'addizionale regionale. Un altro robusto prelievo dalle casse dei cittadini che, a causa dell'aliquota massima fissata al 2,03 per cento, si è già tradotta quest'anno in un esborso di 437 euro per un contribuente-tipo con un imponibile di 23mila euro annui. Ammonta, quindi, a 805 euro, con le cifre rese note dalla Uil, il totale delle due addizionali nel 2014. «Da noi - spiega il capodipartimento Finanze della Regione Campania Salvatore Varriale - le tasse sono più alte perché gli imponibili sono più bassi e gli enti pubblici sono costretti ad applicare le aliquote massime. I cittadini sono indubbiamente tartassati ma questo è anche un prodotto di un'errata applicazione del federalismo fiscale. Si era detto che, aumentando le imposte locali, sarebbero diminuite quelle nazionali. Ma finora non è stato così», conclude. Da Santa Lucia assicurano che l'aliquota Irpef non sarà ulteriormente incrementata.
Ma le imposte non finiscono qui. La neonata Tares e l'Imu porteranno lo stesso contribuente - applicando una simulazione della Uil, riferita a un immobile medio di 80 mq in una zona semiperiferica della città, considerata come seconda casa - a sborsare complessivamente altri 1700 euro circa. Un esborso che, aggiunto a quello già considerato delle addizionali, produrrà un totale di oltre 2500 euro.
Insomma, sul versante tasse è allarme, al punto che «un tavolo urgente tra tutte le parti in causa» è stato chiesto dal presidente di Federconsumatori Campania Rosario Stornaiuolo: «A Napoli ci sono delle fasce che noi chiamiamo di nuova povertà - dice - Parlo di ragazze madri, degli ultracinquantenni senza lavoro e dei cassaintegrati. Dobbiamo difenderli dalle stangate che arriveranno in autunno. Dobbiamo andare a Roma insieme al sindaco di Napoli e aprire un tavolo urgente sulla questione». Stornaiuolo prosegue poi il suo ragionamento: «Ci sono 2 anziani su 4 che non si curano, mentre un bambino su tre a Napoli è povero; dobbiamo cercare di tarare le tasse anche in base a questi aspetti socialmente gravi». Il presidente di Federconsumatori è un fiume in piena e propone «maggiori esenzioni per bambini e anziani».
L'ira dei consumatori arriva all'indomani della presentazione della manovra di bilancio del Comune che ha dovuto sottostare ad alcuni diktat, come l'aumento dal 5 al 6 per mille sull'Imu per le prime case, avendo aderito al decreto salva-Comuni. L'assessore al bilancio Salvatore Palma ha però spiegato: «Sull'Irpef abbiamo lavorato per ampliare la fascia di esenzione che è passata dai 10 mila ai 18 mila euro, dunque totale per chi ha reddito pari o inferiore ai 18mila euro, mentre chi supera tale soglia avrà un aumento dello 0,2 per cento rispetto al 2012. Per l'Imu, in attesa di vedere cosa decide il governo – ha spiegato Palma - il Comune riduce l'aliquota all'8 per mille per gli immobili fittati a canone agevolato e al 6,6 per mille per le giovani coppie con l'obiettivo di ridurre i canoni di locazione e far emergere il sommerso». Sulla Tares, la nuova tassa che accorpa rifiuti e servizi, c'è un aumento generalizzato del 14 per cento, ma anche in questo caso l'amministrazione ha previsto «un effetto cuscinetto» grazie alla riduzione del 30 per cento per condomini e famiglie che realizzano compostaggio domestico.