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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: RC AUTO. LETTERA AL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO, MATTEO RENZI

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Carissimo Segretario,
mi rivolgo a Lei, anche a nome di molti miei concittadini, cui la presente è parimenti diretta, in merito alla problematica RCAuto che alla Camera ha visto stralciare una serie di norme che pur non essendo favorevoli ai consumatori costituivano un segnale di cambiamento.
Ricordo che a Napoli Bersani, in campagna elettorale, promise che avrebbe risolto i problemi che in materia ci assillano da anni. Lo so, Bersani non è al Governo. Però al Governo c'è il Partito Democratico!!
Come Le è noto, le tariffe RCA costituiscono un'imposizione a carico delle famiglie ben più considerevole, in termini quantitativi, dell'IMU la quale imposta ha rivestito e riveste, purtroppo, una diversa rilevanza mediatica.
Il costo delle polizze RCAuto, contrariamente all'IMU la quale è rivolta ai soli proprietari di abitazione, colpisce indistintamente tutte le famiglie e molto spesso in misura inversamente proporzionale al loro reddito. Colpisce certamente tutti coloro che svolgono un'attività, perché ormai il lavoro, se e quando si riesce a trovarlo, non lo si trova più nel quartiere dove si vive per cui l'auto o la moto sono diventate uno strumento indispensabile per svolgere la propria attività.
Forse è questa imposta (la RCA è obbligatoria!) la vera patrimoniale, che io definisco brigantaggio di Stato, perché colpisce le famiglie prescindendo dal loro reddito.
Il problema vero di questo balzello è che le compagnie assicurative, facendo cartello tra di loro, hanno utilizzato a proprio vantaggio l'obbligatorietà della norma (anche se il principio è giusto).
A tanto aggiungasi che il meridione si trova ad affrontare una spesa maggiore rispetto al resto del Paese, in un rapporto più che triplicato, sul presupposto di una maggiore sinistrosità. Presupposto decisamente falso ed infondato in base ai dati forniti dall'ISTAT e dalla stessa IVASS (dati facilmente reperibili sul sito IVASS che se Lei vuole posso fornirle).
Quindi, se al Nord un'auto di media cilindrata paga una polizza di 400 euro, per la stessa auto al Sud la polizza ne costa 1.200! se poi capita che in famiglia c'è qualche altra auto o moto la spesa lievita in modo esagerato tanto che ormai, purtroppo, è frequente trovare al Sud veicoli che circolano senza assicurazione perché, a questo punto, i costi delle polizze non possono essere più corrisposti.
Il Governo Monti, con il decreto sulle liberalizzazioni, aveva introdotto una norma che sanava (parzialmente) questa ingiustizia, attestando che nei confronti di coloro che non commettevano incidenti andava applicata una tariffa unica nazionale. In verità tale norma era già stata introdotta in precedenza ma il Governo Berlusconi l'aveva abolita.
Mi riferisco, in particolare, all'art. 32, comma 3-quinquies, della legge 24 marzo 2012, n. 27 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività, il quale articolo prevede che "Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte".
Inopinatamente, il Ministero dello Sviluppo economico e l'ISVAP, con note del 18 e 19 aprile 2012 diramarono una nota interpretativa (non so in base a quale potere) con la quale hanno di fatto cancellato la norma che era stata appena varata dal Parlamento (pochi giorni prima).
Ora, senza attendere il disegno di legge ad hoc che, verosimilmente, rinvia la riforma del ramo alle calende greche, il Partito Democratico potrebbe farsi promotore di una interpretazione autentica, da parte del Parlamento, della norma allo stato disattesa, operando in tal modo una ripartizione di ricchezza, senza alcun onere a carico dello Stato.
Spero vivamente che il Partito Democratico sappia, anche in questa materia, sgombrare il campo dai sospetti di coloro che possano pensare ad un conflitto di interessi proprio.
La ringrazio per l'attenzione che dedicherà a tutti noi.
Cordiali saluti.

Enzo Pisano, Casavatore(Na)

 

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