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Ribellione anti Pos, Federconsumatori accusa: i commercianti favoriscono l'evasione

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Continua nell'hinterland la protesta degli esercenti Aicast contro l'uso del macchinario elettronico per i pagamenti con carta. Ma il presidente della Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo, lancia una dura accusa.

Ribellione anti Pos, la Federconsumatori accusa: "Così i commercianti favoriscono l'evasione". Dunque, è scoppiata, inevitabile, la polemica a poche ore dall'avvio, in diversi comuni del Napoletano, dello "sciopero" anti Pos dei commercianti aderenti all'associazione Aicast: sconti sugli acquisti al cliente che paga in contanti rinunciando al pagamento con la carta di credito o con il bancomat. Un'iniziativa che però sta indispettendo le associazioni dei consumatori.

In un comunicato, il presidente della Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo, condanna l'iniziativa: "In questo modo i commercianti rischiano di favorire l'evasione fiscale: il Pos è uno strumento utile a combattere chi non paga le tasse". Per il momento è una polemica con botta e risposta a distanza. Ciro Esposito, presidente degli esercenti iscritti al Caip-Aicast di Pomigliano, replica così: "Noi non siamo contrari all'uso del Pos ma le spese delle transazioni e del noleggio della macchina non devono essere a nostro carico, come invece prevede la nuova legge, piena di incoerenze, appena entrata in vigore: non vogliamo pagare i costi degli errori della politica devolvendo i nostri introiti, già molto ridotti, alle banche".

Sulla locandina che i commercianti del Caip-Aicast hanno appeso alle vetrine dei loro negozi si parla proprio di "sciopero anti banche". Nello stesso foglio è pure indicata la percentuale di sconto che ogni commerciante sta praticando al cliente che non richiederà il pagamento con la carta tramite transazione elettronica per gli acquisti superiori ai 30 euro. "Secondo la legge - spiegano i commercianti ribelli - dobbiamo obbligatoriamente dotarci tutti del Pos quando gli acquisti raggiungono e superano i 30 euro.

Però la stessa legge – eccepiscono gli esercenti - non ci aiuta perché non possiamo detrarre nemmeno un euro dai costi di noleggio della macchinetta elettronica e dobbiamo anche pagare alle banche ogni singola transazione, che a seconda dei contratti bancari varia da 1 euro e 50 centesimi a 1 euro e 90 centesimi. E' davvero una vessazione – concludono i negozianti – una cosa ingiusta e insostenibile, soprattutto per i piccoli commercianti, che sono la stragrande maggioranza nel settore e che soffrono più di tutte le altre aziende il morso di questa crisi ancora persistente".

Ma Stornaiuolo, pur condividendo in parte questa posizione, punta l'indice sull'iniziativa, cioè sullo "sciopero" avviato dall'Aicast in via sperimentale nei comuni di Pomigliano, Caivano, Casoria, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Brusciano, Crispano, Frattaminore e Volla. Un'area in cui gli iscritti a quest'organizzazione sono circa 3mila. "L'uso del Pos – spiega il presidente di Federconsumatori Campania – consente la tracciabilità del denaro e per un Paese che ha il triste primato dell'evasione fiscale questo è importante. I Pos costano? – aggiunge il responsabile dell'associazione dei consumatori – E allora il governo imponga alle banche costi molto più bassi. Poi i commercianti Aicast che protestano devono tenere presente che i lavori dipendenti pagano un mare di tasse. Secondo me i Pos devono costare molto di meno e nello stesso tempo chi non se ne dota deve subire sanzioni, come invece non prevede la legge".

 

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