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Sanzioni per errata autocertificazione della fascia d’esenzione relativa alle prestazioni sanitarie espletate nell’anno 2011. Tuteliamoci!

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La delicata questione delle esenzioni ticket e le autocertificazioni.
Tuteliamoci!

di Avv. Carlo Spirito, resp.le sanità e salute

esenzione-ticketMoltissime famiglie in questi giorni sono raggiunte da richieste di recupero di ingenti somme da parte dell'azienda sanitaria d'appartenenza per l'errata autocertificazione della fascia d'esenzione relativa alle prestazioni sanitarie espletate nell'anno 2011.
In vista di eventuali successive azioni legali, Federconsumatori Campania ritiene d'intervenire a difesa del consumatore nella delicata questione delle esenzioni ticket.
Tale disastro poteva essere evitato se, con un maggior senso di responsabilità, le aziende sanitarie, in collaborazione con il medico curante, avessero affiancato i propri assistiti, fornendo a tempo debito gli opportuni chiarimenti, instradandoli verso la giusta fascia d'esenzione. Basta, al riguardo, esaminare i moduli d'autocertificazione redatti dalle aziende, i quali, lungi dall'esplicare in modo chiaro e comprensibile tutti i presupposti d'applicazione delle singole fasce d'esenzione, si sono limitati a riprodurre asetticamente la disposizione normativa, quasi non fossero diretti ad un cittadino ignaro di particolari conoscenze tecniche. Inoltre, deve aggiungersi, moltissimi utenti, pur incorsi in errori nell'individuazione della fascia esentiva, avevano egualmente diritto all'esenzione . Vale a dire che, in gran parte, le prestazioni sanitarie erogate avrebbero dovuto essere egualmente corrisposte a carico del SSN per fascia diversa da quella dichiarata. Va aggiunto, che in molti, pur spesso affetti da patologie croniche ed invalidità, non erano neppure al corrente del loro diritto all'esenzione a prescindere dal reddito! Infine, va aggiunto, nonostante l'autocertificazione sia in vigore dal 1993 le aziende sanitarie non hanno mai proceduto ad un'attività di vigilanza e controllo sulle dichiarazioni PUNTUALE E TEMPESTIVA, tale da chiarire a tempo debito, la posizione dell'utente.

Tutto ciò è totalmente mancato.

In tale contesto, le aziende sanitarie richiedono ora la restituzione integrale di somme per le prestazioni, omettendo però di verificare se, ad un corretto inquadramento, le prestazioni sanitarie sarebbero egualmente state a carico del SSN, come verificabile nella grande maggioranza dei casi sottoposti alla nostra attenzione. Errare nell'individuazione della fascia esentiva non vuol dire infatti, in automatico ,che l'utente non avesse egualmente diritto alla prestazione. Di tanto l'azienda deve farsi carico. Ed, invece, tutti gli utenti hanno ricevuto comunicazioni assolutamente generiche neppure indicative delle prestazioni poste a fondamento della richiesta di recupero di somme e della corretta fascia d'esenzione.
Pertanto ritenuto che la problematica attinente il diritto all'esenzione trascenda la questione giuridica individuale del singolo amministrato per assumere una rilevanza generale Federconsumatori Campania attiverà tutte le procedure necessarie per tutelare chi ha ricevuto queste sanzioni.

Per informazioni: 081.420.23.63 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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