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Fuel poverty, presentato Rapporto Associazione Trentin-Federconsumatori-Spi

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Gli italiani sono sempre più poveri, e nel nostro Paese si diffondono nuove forme di povertà: una di queste è la povertà energetica, ovvero la povertà causata dalla difficoltà di accedere alle fonti di energia e/o ai servizi energetici per usufruire di servizi essenziali come il riscaldamento adeguato del proprio appartamento, la possibilità di cucinare i cibi, il funzionamento ordinario degli elettrodomestici di base e degli elettromedicali. Il fenomeno è stato approfondito in un Rapporto, presentato oggi a Roma, curato da Federconsumatori, l'Associazione Bruno Trentin e lo Spi Cgil.

Oggi oltre 4,5 milioni di famiglie italiane sono beneficiari potenziali del bonus elettrico e del gas: un numero in costante e preoccupante aumento. Purtroppo le famiglie che ne usufruiscono sono molte di meno: nel 2011-2012, secondo uno studio dell'Aeegsi, solo 929mila famiglie hanno ottenuto il bonus elettrico (a fronte di 3 milioni di beneficiarie potenziali) e meno di 612mila hanno usufruito del bonus gas (a fronte di 2,3 milioni di beneficiarie potenziali). Un altro dato allarmante arriva dallo studio dell'Aeegsi: negli ultimi 5 anni più di 2 milioni di famiglie hanno almeno una volta ottenuto il bonus per elettricità e/o gas, ma molte di queste famiglie hanno deciso di non rinnovare la richiesta.

Dal 2008 al 2012, le somme cumulate complessivamente per il pagamento dei bonus elettrico e gas, nonché per il funzionamento e la predisposizione del sistema, sono state poco più di 1 miliardo di euro. Ma ai clienti finali, nello stesso periodo, sono stati erogati meno di 555 milioni di euro in bonus elettrico e gas (376.5 per il bonus elettrico e 178.3 per il bonus gas) a conferma del fatto che le richieste di bonus energetico sono inferiori rispetto al numero stimato.

Quanto incidono i bonus energetici in bolletta? Secondo i dati della Fondazione Consumo sostenibile (FCS) il Bonus Elettrico che nel 2012 è stato erogato a 929.017 famiglie è costato circa 80 milioni di euro ed un addebito nelle bollette dei clienti domestici di circa 80 cent/anno. Sempre secondo i dati di FCS, il Bonus gas nel 2012 è stato erogato a 611.695 famiglie, con un costo di circa 82 milioni di euro, pari circa 1,4 euro/Mmc.

Il Rapporto avanza alcune proposte per correggere la situazione: una è quella di rimodulare il finanziamento del bonus elettrico e gas. La proposta dell'ABT è di triplicare per il bonus elettrico la tariffa AS ovvero passando dagli attuali 30 cent/MWh a circa 90 cent/MWh con il seguente risultato di addebito nelle bollette dei clienti:

per consumi annui di 1.600 kWh, € 1.44/anno (90 cent€/MWh X 1,6 MWh);
per consumi annui di 2.200 kWh, € 2.0/anno (90 cent€/MWh X 2,2 MWh);
per consumi annui di 2.700 kWh, € 2,4/anno (90 cent€/MWh X 2,7 MWh);
per consumi annui di 3.000 kWh, € 2.7/anno (90 cent€/MWh X 3,0 MWh).

La proposta dell'ABT è di triplicare per il bonus gas passando dagli attuali 1,4 euro/Mmc a 4 euro/Mmc con il seguente risultato di addebito nelle bollette dei clienti:

per consumi annui di 800 mc, € 3.2/anno (0,004 euro/Mmc X 800 mc);
per consumi annui di 1.400 mc, € 5.6/anno (0,004 euro/Mmc X 1.400 mc);
per consumi annui di 2.000 mc, € 8.0/anno (0,004 euro/Mmc X 2.000 mc).

Altre azioni correttive:

Razionalizzare i costi della bolletta

Semplificazione dell'iter amministrativo e riduzione costi gestionali

Revisione delle fasce ISEE di reddito

Allargamento a nuovi destinatari

Sostituzione del riferimento alla spesa al netto delle imposte con il riferimento alla spesa al lordo delle imposte

Campagne di informazione per l'accesso al bonus

Lo sviluppo dell'efficienza energetica

 

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